Il viaggio

…Dopo poche ore dalla festa per il nostro matrimonio saremo in partenza per il tanto atteso viaggio di nozze!!

Un viaggio che ci porterà a toccare due continenti e a scoprirne le bellezze naturali e storiche, a conoscere nuovi paesaggi, sapori, culture e colori..e chissà magari a riposarci anche un pò!!

Itinerario del viaggioSi inizia con il Perù: arrivo nella capitale Lima, la città si trova in una valle scavata dal fiume Rimac in riva all’Oceano Pacifico sulla costa centrale del Perù, la più grande città al mondo costruita su un deserto…sarà il nostro punto di partenza!!

Già la mattina dopo ci sposteremo verso la riserva naturale di Paracas, sospesa tra la terra e il mare, e le Isole Ballestas, le Galapagos peruviane. Si dice che si possano osservare centinaia di uccelli, otarie, tartarughe, crostacei e migliaia di pesci diversi…iniziamo bene!!

Immersa nel deserto, sabbia e dune tutto intorno, andremo a visitare la piccola oasi della laguna di Huacachina,
la parte più divertente dicono sia di andare nel deserto per fare dune-buggy e sand-boarding..vedremo!!!

Arequipa sarà la prossima tappa. E’ situata nel Sud del Perú e si trova in un oasi a 2300 metri sopra il livello dal mare, circata di diserti e montagne innevate. La presenza del vulcano El Misti è un punto di inevitabile riferimento nella sua storia,  non solo per i molti terremoti accaduti nel territorio, ma anche perchè l’intera città è stata construita di roccia vulcanica bianca (sillar o ashlar), da cui il suo popolare nome “La città bianca”.

Partenza in direzione della Carrettera Norte,  costeggiando il Vulcano Chachani per proseguire a Pampa Canahuas, che è la riserva Nazionale delle Vigogne … siamo nella Cordigliera delle Ande! Arrivando a Chivay potremo visitare le sorgenti termali di acqua calda e la gola del fiume Colca. Dal Cruz del Condor, nelle vicinanze, è possibile ammirare il volo del re delle Ande, il condor!

Dovremo salire ancora..la prossima tappa sarà a 4000 metri sul livello del mare…il lago Titicaca e le isole Uros, Amantani e Taquile, isole galleggianti costruite con canne. La leggenda narra che dalle  acque color cobalto del lago emersero Mama Ocllo e Manco Capac, il primo imperatore inca, per fondare l’impero degli Incas.

Il viaggio proseguirà verso la città Cuzco, a 3399 metri sul livello del mare, dichiarata patrimonio dell’umanità nel 1983 dall’UNESCO. Fu la capitale dell’Impero Inca ed è considerata la capitale storica del Perù, è la porta per la valle sacra degli Incas.

Prendendo il treno per Aguas Calientes arriveremo all’ultima tappa del nostro viaggio peruviano: il santuario archeologico incas di Machu Picchu, situato nella valle dellUrubamba, a circa 2.430 metri s.l.m. Il nome deriva dai termini quechua, machu (vecchio) e pikchu (cima o montagna) e fa parte dei Patrimoni dell’umanità stilati dall’UNESCO. Il sito è universalmente conosciuto sia per le sue imponenti e originali rovine, sia per l’impressionante vista che si ha sulla sottostante valle dell’Urubamba, circa 400 metri più in basso. Nel 2007 Machu Picchu è stato eletto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno.

Con un volo da Cuzco rientreremo a Lima e da lì, il giorno dopo, lasceremo il Perù alla volta della Polinesia…ma non sarà così facile! Attraverseremo infatti il Cile, sostando una notte a Santiago, e passeremo dall’Isola di Pasqua, ma ci fermeremo in entrambi i posti durante il viaggio di ritorno.

Da 4000 m slm a zero m slm…Polinesia, terra leggendaria, da sempre ha fatto innamorare di sè migliaia di viaggiatori e scatenato gli appetiti di piu’ di una potenza coloniale.
Gauguin scelse le isole della Polinesia come seconda patria e vi trascorse gli anni piu’ fecondi della sua carriera, e ancora oggi una moltitudine di persone sogna di vedere l’azzurro cobalto di quell’angolo di oceano Pacifico.

Per il nostro soggiorno polinesiano abbiamo scelto due isole molto diverse, appartenenti a due diversi arcipelagi, l’Arcipelago di Tahiti e l’Arcipelago delle Tuamotu. Conosciuto comunemente come “Arcipelago di Tahiti”, il gruppo di isole della Società è composto da due sottogruppi: Isole del Vento ed Isole Sottovento. L’isola di Bora Bora, nostra prima meta, è conosciuta come la “Perla del Pacifico”. L’isola nel suo complesso è costituita da 38 chilometri qudrati di terra emersa. Come tutte le isole di origine vulcanica anche Bora Bora è nata dal lento sommovimento delle placche tettoniche. La sua struttura geologica, caratterizzata dalla presenza di una indimenticabile barriera corallina che la circonda e da una vasta laguna, è stata creata dal lento sprofondare del Vulcano Mont Otemanu. La barriera corralina include una lunga serie di isolotti detti “motu”, su uno dei quali alloggeremo.
Luogo tranquillo e sereno della Polinesia, l’Arcipelago delle Tuamotu risulta la destinazione adatta a chi ama immergersi nella natura e nelle tradizioni locali.

La seconda tappa polinesiana sarà, invece, l’Isola di Fakarava, un paradisiaco atollo situato a Ovest del gruppo delle Tuamotu. Fakarava è caratterizzata da una magnifica e profonda laguna di circa 112 km2, seconda solo a quella di Rangiroa, e il principale accesso per raggiungerla si trova nella parte Nord orientale dell’atollo: noto col nome di Passe Garuae, è il più grande passaggio di tutta la Polinesia Francese. Fakarava è un mondo incontaminato dove uccelli, flora e fauna marina vivono in armonia tra terra ed acqua e, per la gran quantità di specie rare che ospita e conserva, è stata designata come Riserva della Biosfera dall’Unesco. Fakarava conta circa 700 abitati, la cui vita ruota attorno ai pittoreschi villaggi di Rotoava, il centro principale, e di Tetamanu.
Dalla Polinesia francese facciamo rientrando fermandoci in altre due tappe del nostro viaggio.
La prima sarà l’Isola di Rapa Nui (Isola di Pasqua), situata nell’Oceano Pacifico e facente parte del territorio cileno. Il territorio dell’isola si compone di quattro vulcani: Poike, Rano Kau, Rano Raraku e Terevaka. I guardiani dell’isola sono i famosi Moai, grandi busti in pietra che si trovano sull’isola. Ne esistono 638 ma, nonostante le molte ricerche condotte negli ultimi anni, il loro scopo non è tuttora noto con certezza. Secondo studi più recenti le statue rappresenterebbero capi tribù indigeni morti, e secondo la credenza popolare avrebbero permesso ai vivi di prendere contatto con il mondo dei morti.
Ultima tappa del viaggio sarà, infine, la capitale del Cile, Santiago de Chile, o semplicemente Santiago. Fondata in una posizione che offriva buone possibilità di difesa nel 1541 da Pedro de Valdivia, essa si è estesa nella Valle Centrale tra due cordigliere.La vicinanza delle zone agricole e dei centri minerari, e la possibilità di sbocco sull’Oceano Pacifico, vista la vicinanza di due porti, quali sono quelli di Valparaìso e di San Antonio, ne hanno favorito il grande sviluppo.

Responses

  1. che fico!!!!
    fate un giro bellissimo….un po’ serrato…soprattutto venendo da un periodo di grande stress…ma fichissimo!!!
    complimenti
    e complimenti anche per il sito, è fatto veramente bene!!!

  2. grande e benevola invidia, vorrei essere un invisibile e silenzioso accompagnatore e vedere queste meraviglie.
    Mi accontenterò delle foto


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